Legno - avvitare

Legno - avvitare

Legno - avvitare

L'uso delle viti offre notevoli vantaggi; innanzitutto si possono facilmente levare e staccare così i pezzi in caso di necessità. In secondo luogo, la filettatura delle viti si ancora saldamente alle fibre del legno e permette quindi un assemblaggio molto robusto.
Sono invece da sconsigliare per i pannelli in truciolare, perchè troppo teneri e friabili. Esistono parecchi tipi di viti da legno; a testa piatta o bombata, in acciaio dolce. Hanno mìsure varianti tra i 15 e i 50 millimetri di lunghezza. Per applicare una vite, si consiglia di praticare un piccolo foro di invito, profondo circa la metà della lunghezza della vite, usando un punteruolo (in caso di legni teneri o di basso spessore) oppure un succhiello o un trapano con punta molto sottile.

Una volta praticato il foro si inserisce la vite e si comincia a ruotarla con un cacciavite di misura adatta al taglio che si trova sulla testa della vite. Il cacciavite deve essere impugnato saldamente sull'estremità del manico, facendolo poggiare sul palmo della mano destra mentre, con la sinistra, si mantiene la lama in posizione corretta facendo in modo che possa ruotare tra le dita appena socchiuse.
 Se la vite fatica ad entrare, meglio non insistere, ma piuttosto estrarla, strofinare la parte filettata con un po' di sapone asciutto, e poi rimetterla in sede. Se questo accorgimento non basta, occorre allargare leggermente il foro di invito. Qualora si debbano applicare delle viti che, a lavoro ultimato, devono risultare invisibili, bisogna allargare con uno svasatore o una punta di diametro clicoidale, la parte superiore del foro di invito, facendo penetrare la vite quanto basta perchè al di sopra della testa resti un piccolo incavo che va poi mascherato con dello stucco.


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